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Esattamente 31 anni fa i diritti dei più piccoli trovavano un sostegno concreto nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child – CRC).
Ed è da allora che, ogni 20 novembre, si celebra questa giornata, per ricordare che i bambini e gli adolescenti, tutti, di tutto il mondo, hanno eguali diritti.
La Convenzione si basa su quattro principi fondamentali:
- Non discriminare: i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
- Superiore interesse: in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino e dell’adolescente deve avere la priorità.
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente: gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
- Ascolto delle opinioni del minore: prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Il sentirsi parte fondamentale di un mondo, di una società guidata dagli adulti, è fondamentale per i bambini, per crescere in maniera sana e adeguata. Così come l’apprendimento, non solo attraverso l’istruzione ma svolgendo attività ricreative. Il diritto al gioco è sacro, per ogni piccolo umano.
Perché ogni bambino si senta compreso sempre, tutti i giorni, non soltanto oggi.